Per chi
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sta pensando di lavorare nel campo social media come freelance
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copre (anche) il ruolo di social media manager per un’azienda
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lavora nel campo social media e si trova male
Iniziamo con 2 verità
- La capacità di essere multitasking non è tanto competenza della donna, quanto una caratteristica femminile. Ci sono tanti uomini che hanno caratteristiche femminili e pure tante donne con caratteristiche maschili. Abbiamo tutti quanti un po’ di estrogeni e testosteroni, solo che ci sono toccati dosaggi diversi. E la storia del nostro sviluppo sicuramente ha una grossa influenza. La donna troglodita badava alla caverna con una mano mentre teneva un occhio sul fuoco e allo stesso tempo gestiva con la voce i piccoli trogloditini. Nel frattempo con la mano libera spellava pezzi di mammut. L’uomo cacciava. Poi tornava. Poi mangiava. Poi dormiva. Ma ci sono donne che oggi fanno una cosa alla volta, e ci sono uomini che ne fanno 7 contemporaneamente. E poi diciamo tutta la verità; è la scusa più meravigliosa che noi donne abbiamo regalato agli uomini, che la usano quotidianamente contro di noi: “ora non posso, non son mica una donna multitasking…”
- Il multitasking inteso come “fare più cose contemporaneamente” non esiste. Mi dispiace, ma è vero. Non esiste. Ovvero, esiste finché si tratta di qualche nano secondo (per esempio, guidare la macchina mentre si mette la freccia, si guarda nello specchio, si segnala per superare e si dà gas – e già questo è impossibile per tanti). Ma il vero multitasking non è fare più cose contemporaneamente, ma gestirne 5/6/7/8 focalizzando TUTTA l’attenzione per qualche secondo/minuto sull’argomento singolo per poi saltare al quarto, tornare al primo, passare al quinto, essere interrotti dal terzo, ritornare al quinto, rendersi conto che un’emergenza sta creando il sesto ecc.
Il multitasking risiede nella DNA o è una competenza?
Ci sono persone che nascono con la capacità di gestire più cose. Ci sono persone che imparano a gestire più cose. La vita del Social Media Manager pretende che o lo “sei”, o lo “diventi”. La gestione di conversazioni multiple su canali multipli in tempo reale (o pressoché reale) non è il luogo adatto ai tipi lenti, metodici, inflessibili e abitudinari.
Multitasking nel DNA vs Multitasking Imparato
Potrebbe sembrare strano ma in azienda è quasi preferibile il tipo Multitasking “Imparato”. La persona che acquisisce questa abilità con il tempo, impara delle strategie (documentabili) e usa degli strumenti per poter gestire pluri-attività, e questi sono tesori dell’azienda. Se un giorno, passando per Piazza del Duomo, verrà inopinatamente schiacciato dall’autobus 23A, la conoscenza per la buona gestione non morirà con lui/lei. Più pericolosa (aziendalmente) è la persona nata multitasking che tende a tenere tutto in testa. Può significare una resa favolosa quando c’è, ma lascia l’azienda assolutamente scoperta al momento della sua assenza.
Gli strumenti per aiutare l’attività di multitasking
Gli strumenti e i metodi sono infiniti. La cosa importante è che scegliate uno strumento accessibile a tutti in caso di bisogno.
- Il post-it reale con la colla viene sostituito con un post-it virtuale su pc
- l’appunto in fondo all’agenda personale si tiene su un google doc condiviso con tutti
- le conversazioni si fanno con strumenti come email, google hangouts, skype… e non con telefonate o, peggio, conversazioni reali di cui non resta alcuna traccia!
- apps tipo asana, evernote, rememberthemilk, wunderlist e tante altre ancora possono diventare un’estensione della tua memoria
Il social media manager deve assolutamente sentirsi a suo agio con un modo di vivere permanentemente multitasking; non è un momento della giornata o della settimana, ma una costante tutte le ore e tutti i giorni. E da un punto di vista aziendale è auspicabile che usi degli strumenti a supporto di queste attività.
Via, dì la verità, quante volte la tua attenzione è stata richiamata da altre attività mentre leggevi questo articolo? 🙂