Per chi
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si chiede se conviene puntare sul ADV o sulla creazione dei contenuti di qualità
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è curioso di sapere come andrà a finire
Advertising o Strategia?
Da quando facebook ha iniziato a cambiare l’edge rank, l’algoritmo che regola la visibilità dei contenuti sulla piattaforma, il mondo dei social media cosi è entrato in crisi.
Facebook premia i contenuti sponsorizzati, ovviamente, e da qui è nata una diatriba molto accesa tra chi sostiene che sia sufficiente pagare, per ottenere i risultati sperati e trasformare i fan in contatti e i contatti in clienti e chi, invece, continua a puntare sulla qualità dei contenuti.
Dove sta la verità?
La verità, come la virtù, sta nel mezzo. Impostando in maniera professionale e ragionata una campagna di advertising su facebook (intendendo: dopo aver condotto una mappatura del target, uno studio approfondito di keywords, tendenze di settore, obiettivi commerciali e avendo quindi a disposizione una strategia chiara e definita) si possono davvero raggiungere degli ottimi risultati. Ma se la strategia non c’è meglio evitare di fidarsi di chi promette sapendo di non poter mantenere.
Allo stesso tempo, però, è sbagliato concentrarsi solo sui post sponsorizzati. Le persone sono sempre più impermeabili alle pubblicità e ai contenuti ADV. Se il valore non è reale, il contenuto non è attraente, sono davvero investimenti sbagliati.
Molto più saggio, invece, puntare su una comunicazione strategica che sappia come sfruttare entrambe le opportunità. Creare una comunicazione H2H (human to human) e creare una conversazione reale e stimolante con i propri followers affinché essi stessi diventino promotori del brand è l’unica strada davvero efficace per ottenere risultati duraturi.
I case study non mancano, basti pensare alla fan page di Gianni Morandi, che sta a tutti gli effetti diventando un guru della comunicazione online per la pacatezza e l’ironia nella gestione dei commenti anche negativi, nell’efficacia di un linguaggio semplice, diretto, empatico.
Tu a quale scuola di pensiero fai riferimento? Advertising come se non ci fosse un domani, solo contenuti di qualità o la “terza via”?