Per chi
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ha letto il titolo dell’articolo e si è detto “porca miseria, si sono io”
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ha letto il titolo dell’articolo e si è detto “ma io ho fatto, sto facendo, sto facendo un gran casino e basta”
Calma e sangue freddo
Inspira 1, 2, 3 … espira 1, 2, 3 … ripetere per 10 volte.
‘Sto mondo 2.0 (ma diciamo la verità, chi veramente sa cosa significa 2.0?) è una vera angoscia. Il proprietario si una PMI versione 2014 deve sapere bene:
- fare il suo lavoro (detto core business)
- vendere, far sì che il suo prodotto/servizio arrivi al target corretto con il prezzo giusto nel momento e modo perfetto
- gestire il personale (assumere, licenziare, motivare, ascoltare, invogliare, assistere, far crescere)
- gestire i fornitori (selezionare, lasciare, sostituire, negoziare prezzi, controllare)
- trattare con la banche (spiegare, giustificare, convincere, rimandare)
- gestire il lato finanziario aziendale (costi, budget, margini, investimenti, fatturato e utile)
- fare la comunicazione aziendale tradizionale (brochure, dépliant, listino prezzi, pubblicità, spot ecc.)
- e probabilmente altre 10 funzioni come minimo…
E ora aggiungiamo pure
- comunicazione social/web 2.0
Essere il proprietario di una PMI versione 2014 non è per tutti!
Inspira 1, 2, 3 … espira 1, 2, 3 … ripetere per 10 volte
Vediamo passo per passo, uno alla volta, come fare per affrontare l’argomento. Un passo alla volta, lentamente, respira …
#1 valutazione
Ci devi essere sui canali social media? Non è detto (diciamo la verità, è molto ma molto probabile, ma non è detto) che tu ci debba essere. Guarda qualche tuo concorrente – come si comporta? Fai una tua valutazione: magari oggi sta andato decentemente, ma se un domani crolla, e non ti sei attrezzato con gli strumenti “moderni” di comunicazione? Oppure quali obiettivi potresti raggiungere con i mezzi sociali (customer care, customer feedback – accidenti a me che uso i termini in inglese, così comodi! -, diffusione delle informazioni, creazione del dialogo bidirezionale con i clienti, o altro ancora).
Se ti butti, devi sapere perché ti butti. Senza obiettivi ti assicuro che vai da poche parti.
#2 selezione dei canali
Ma anche uno. Parti con uno. Via, al massimo due. Ma parti in piccolo. Meglio uno gestito bene che cinque gestiti male. E come selezionare?
Basta. Non pensare ad altro. Forse (forse …) non sono i canali adatti e te e la tua azienda. Ma intanto ci prendi la mano, ci prendi confidenza. Practice makes perfect! TUTTE le informazioni che ti servono le trovi qui su SMPA. Non lo sottovalutare come strumento aziendale.
#2 nonostante tutto, impegnati
Nessuno ti dà ascolto, nessuno ti considera, nessuno sa nemmeno che esisti. Siamo partiti TUTTI da qui. Fai un canale social, piano piano. Non ti arrendi, non compri fan falsi, non butti via tutto dopo un mese perché non ti porta fatturato immediato. E impari. E capisci. E lo fai COSTANTEMENTE per DIVERSI MESI (almeno 6) anche SENZA NESSUN RISULTATO CONCRETO. E capisci cosa significa gestire un canale social, quanto impegno ci vuole, quante competenze.
#3 la decisione
Avendo fatto la tua esperienza social (giusta o sbagliata che sia), ti decidi. Lo faccio io? lo faccio fare a qualcuno? Se lo fai te:
- sei consapevole di cosa significa
- sei un pochino preparato.
Se lo “fai fare”
- se in grado di valutare un prezzo (perché capisci un pochino l’impegno)
- sei in grado di fissare obiettivi.
In bocca al lupo (break a leg!)