Social Media Per Aziende

Inglish, Italglish, Engliano, Italish, English Italian style …


Per chi
    • non è madrelingua inglese e comunica con i mercati internazionali
    • è madrelingua inglese ma non sa comunicare bene nella sua lingua
    • [chi non è madrelingua inglese, e non sa comunicare, e lavora con i mercati internazionali è messo davvero male]

gbPremessa 1

L’inglese non è prima lingua mondiale (la medaglia d’oro va alla Cina/Taiwan/Singapore – il mandarino è parlato da circa 955 milioni di persone – dati dal 2010). Ma si stima che ci siano circa 1.5 miliardi di persone che sanno parlare “qualche forma” d’inglese (da scolastico a madrelingua e tutti livelli intermediari).

Premessa 2

Effettivamente l’inglese è la prima lingua mondiale 🙂

 

L’inglese è facile. Vero o falso?

Falso. Non ci sono lingue facili o difficili. Tutte le lingue sono diversamente complesse. Prima guardiamo i punti di forza e i punti di debolezza dalla lingua inglese (dal punto di vista tuo, che parli italiano).

Punti di forza:download (9)

  • l’ordine delle parole nella frase altamente flessibile – puoi distruggere la frase e quasi sempre rimane comprensibile
  • la declinazione dei verbi è assolutamente più rilassata che nella lingua italiana
  • il congiuntivo, anche se esiste come forma, si può anche ignorare, non succede nulla
  • non esiste né maschile, né femminile per i sostantivi neutri, ma un semplice e fantastico tuttofare “it
  • il verbo diventa sostantivo, il sostantivo verbo, praticamente puoi inventare le parole mentre stai parlando
  • non esiste la forma di cortesia

 

saPunti di debolezza

  • si parla inglese ufficialmente in circa 90 paesi del mondo – è una lingua molto variegata
  • avendo tanti input, la lingua cambia molto molto velocemente (l’italiano a confronto è una lingua veramente statica) e la nascita del web ha ulteriormente velocizzato questa tendenza
  • ci sono circa 250,000 parole esistenti in inglese paragonate a circa 160,000 parole in italiano (è molto discutibile come si fa a contare le parole di una lingua, ma il succo è questo, ci sono molto più parole in inglese)
  • è fortemente idiomatico
  • nella lingua parlata ci sono tanti suoni vocali che proprio non esistono in italiano (prova a dire “hid, head, hide, hood, had, heed, hod, hard”!, io sento la differenza tra ogni parola, e tu?)

 

Chi è il vostro target?ca

  • Giovane/mezz’età/anziano/tutti? L’inglese cambia. Un 23enne non parla l’inglese di un 60enne. Ma nemmeno vicino.
  • Il paese/i paesi target. Non è la stessa cosa parlare con un americano o con un indiano. Sono due “inglesi” molto diversi.
  • Capacità linguista della tua platea? Madrelingua/seconda lingua/turistica/scolastica?

 

Qual’è lo stile comunicativo?
  • Rilassato, giovane, hip, urban, trendy? (moda, bar, club, musica, eventi)
  • Formale per non dire istituzionale, freddamente professionale? (medicina, pubblica amministrazione, studio legale)
  • Emozionale, coinvolgente, divertente (turismo, ristorazione, centri benessere, palestre)
  • Altro ancora…

C’è un inglese diverso (con vocabolario diverso) per ogni situazione.

L’inglese permanente/l’inglese transitorio

I testi in inglese che durano nel tempo (testi per il sito, brochure, depliant, blog, biglietti da visita) devono essere assolutamente perfetti. Senza ombra di dubbio.

Invece l’inglese usato sui mezzi social (con visibilità reale di poca durata) può anche ammettere qualche imperfezione, basta che sia comprensibile).

 

south africaE ora?

Questo post non intende dare una soluzione con la risposta magica a “come comunicare in inglese”, quanto essere una provocazione per farti pensare della comunicazione in lingua (in generale, ma perlopiù in inglese) come una competenza davvero importante e difficile. Non sottovalutare la competenza – la figlia o il nipote che mastica un po d’inglese non è all’altezza! E spesso non è in grado nemmeno la persona che lo parla benissimo (ma non è madrelingua).

Outsourcing

Incaricare terzi con la comunicazione in lingua può essere una soluzione.

Ma anche se non sei in grado di fare la comunicazione corretta da solo, devi comunque riuscire a dare istruzioni precise sul linguaggio da usare/il target/lo stile a chi lo fa per te. E se non sanno di cosa stai parlando, non sono all’altezza!

Yo bro! It’s happen’ innit.

Yay. Things are going down. Cool!

Yeah. A lot’s going on right now. Great.

Wonderful – real-time updates live. Stay tuned.

4 frasi che dicono la stessa cosa a 4 target diversi in 4 stili diversi. Forse non è facile come sembra!

Break a leg! (Vediamo un po chi ha capito!)

 

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