Per chi
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sente sempre parlare di hashtag, ma qualcosa gli sfugge
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“ma non si chiamava cancelletto?”
Dimmi che #hashtag usi e ti dirò chi sei
Amo fare gli elenchi, ormai lo avete capito e li riempo di hashtag. Ma cosa vuol dire il #? Anche mia nonna lo usava e non era certo né una web writer né tanto meno una social media qualcosa, anzi lei lo chiamava “cancelletto” e lo usava quando era al telefono a gettoni o per parlare con la Sip.
Ho scoperto, ad esempio, che il simbolo # viene utilizzato nella musica e che sul web compare molti anni fa per distinguere i vari topic nei forum. Nel mondo dei social, il primo ad utilizzarlo è Twitter, dove ancora l’hashtag regna sovrano. Poi gli altri si sono adeguati, anche perché un uso ragionevole degli hashtag è il modo migliore per effettuare ricerche ed indicizzare gli argomenti.
Ripetiamo insieme i segreti dell’hashtag:
#1 Usare hashtag che abbiano un senso.Non sono utili quelli il cui significato è chiaro solamente a chi scrive il post. La #SuperCazzolaComeFosseAntani non si scrive. Ok?
#2 Usare hashtag che non siano troppo lunghi o illeggibili. Specialmente su twitter, dove i caratteri a disposizione sono 140
#3 Non usare spazi all’interno della parola o di gruppi di parole e nemmeno segni di punteggiatura #NoVirgole #NoSpazi
#4 Non usare troppi hashtag o il post diventerà illeggibile
#5 Vietato abusare degli hashtag di tendenza se non c’entrano niente con quello che vuoi comunicare
#6 Vietato, anzi vietatissimo utilizzare hashtag relativi a catastrofi o tragedie legandole ai tuoi interessi personali. È eticamente riprovevole. Oppure fallo e sappi che guadegnarai la nomination nel prossimo numero dei nostri Casi da Fischio dedicato agli #EpicFail
Sei hai ancora dei dubbi sull’uso degli hashtag, dai un’occhiata qui. E tu, che utilizzatore di hashtag sei?