Per chi
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non ha ben chiara la faccenda delle etichettature nel blog
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tags, categorie => panico!
Nella vita – e nel blog – ci vuole ordine
La differenza tra tag e categorie è una delle domande che mi sento rivolgere più spesso quando parlo di blogging con i miei allievi. Qualcuno li percepisce come un’unica cosa, altri li odiano entrambi e altri ancora li amano troppo e quindi ne fanno un uso scorretto.
Come già fatto per le categorie in questo post, oggi vedremo di far luce sui tags.
Tag – ovvero le tue etichette
Se consideriamo le categorie come delle scatole entro cui inserire i nostri contenuti, i tags possono tranquillamente essere definiti come le etichette che “spiegano” quali argomenti si trovano dentro le rispettive scatole. Questa similitudine un po’ grossolana ci aiuta ad evitare gli errori più comuni in cui si rischia d’incappare nella nostra attività di blogging.
Istruzioni per l’uso
#1 I tag non sono keywords – non devo necessariamente inserire tutte le parole chiave che sono presenti nell’articolo
#2 Prestare attenzione ai sinonimi: “Social Media for business” o “Social Media Per Aziende” crea confusione nei lettori che utilizzano l’elenco dei tag per orientarsi circa i contenuti del blog.
#3 I tag possono essere formati da una singola parola o da frasi brevi (3- 4 parole al massimo)
#4 I tag per essere efficaci devono essere compresi in un numero compreso tra 3 – 5
#5 Evitare l’eccesso di tag: questo porta ad una penalizzazione da parte dei motori di ricerca. Quando il numero delle pagine tag supera quello delle pagine del blog, google s’innervosisce.
Se ancora ti sfugge qualcosa, non esitare a farci delle domande.