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Caso da applausi: Pantene ed il video che farà piangere a dirotto


Per chi
  • segue con ansia da prestazione la nostra rubrica sui casi di successo
  • non si stanca mai d’imparare dai migliori

Lo storytelling sulla punta dei capelli

Un giorno vivremo in un mondo bellissimo. Un mondo in cui i brand la smetteranno di sentirsi Cenerentola che elemosina attenzione solo perché è bella e diventeranno protagonisti naturali di interesse perché sapranno puntare oltre l’apparenza.

I brand (comprese le piccole aziende) si stanno accorgendo – o dovrebbero accorgersi – che per rendersi interessanti devono parlare al cuore delle persone e creare un dialogo spontaneo e naturale. L’epoca della pubblicità urlata col megafono o subita al cinema prima che inizi lo spettacolo sta finendo. (Oggi mi sento ottimista).

Perché Pantene ci ha fatto strappare i capelli dall’emozione

Guardiamo il video ed analizziamolo
https://www.youtube.com/watch?v=A1D2YuNnpqk

#1 Durata più lunga di un normale video virale – la storia è più articolata

#2 Si parla di sentimenti positivi: cura (take care), voglia di riuscire nei propri obiettivi, professionalità. Tutti valori di cui il brand si rende portavoce

#3 La storia non parla di Pantene, solo in fondo è palese il riferimento. Ma non è una presenza invadente. Dopo averti fatto commuovere per 4 minuti, ti dico che la storia è la mia. Che male c’è?

Puntare dritti all’emozione e alla pancia delle persone con storie vere o verosimili, che siano in grado di creare empatia e trasmettere i valori sani dell’azienda. Non è una ricetta miracolosa, ma offre risultati. Ovviamente a patto di avere dei prodotti validi, non mentire, non alimentare false aspettative nel cliente ed essere coerenti.

Non dimenticare che tutti nodi (mi pare proprio il caso di dirlo) vengono al pettine.

nodi

 

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