Per chi
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s’interroga sulla frequenza
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fa blogging, ma ha bisogno dei numeri
Qualità o quantità?
Nel magico mondo dell’inbound marketing il blog è considerato una grande opportunità per creare valore aggiunto alla propria presenza online. Ogni volta che un’azienda pubblica un post genera un contenuto che potrà essere linkato, condiviso sui social e potrà alimentare una discussione e creare interazione. Da lettori a contatti. Da contatti a clienti.
Secondo uno studio di hubspot le aziende che postano con maggiore frequenza hanno un una capacità di generare contatti che aumenta esponenzialmente in base al numero di post/mese.
Come sempre, il numero perfetto non esiste, ma sembra aggirarsi dai 10 post al mese in su. Molto interessante è notare che le statistiche confermano che sia nel caso di B2B che B2C il pubblicare con un buon ritmo mensile raggiunge gli stessi risultati positivi. Cambia l’audience, il tone of voice ma l’obiettivo viene raggiunto.
Anche i post vecchi generano traffico. Il proverbio “gallina vecchia fa buon brodo” non è mai stato più corretto e il ragionamento è piuttosto semplice. Se scrivo contenuti di qualità (non marchette, non post autoreferenziali ma articoli interessanti per il mio target) il mio posizionamento su Google risulterà in vetta nei risultati di ricerca.
Allo stesso modo, se ho attribuito tags e categorie in modo corretto e le mie keywords corrispondono effettivamente al contenuto, potrò essere sicuro che attirerò lettori anche grazie ai post più datati.
Anche Google, del resto, pur cambiando l’algoritmo che regola la SEO con una certa frequenza, premia chi pubblica spesso e pubblica “bene“.
Il blogging è come l’amore: spesso e bene devono stare insieme.
