Social Media Per Aziende

Perché devi amare YouTube. Già, perché.


Per chi
  • “ma YouTube non serve solo per guardare i video?”

YouTube ti ama

Forse no. Ma non è questo il punto. Di certo c’è che tu devi amare YouTube perché questa piattaforma NON è solo il luogo dove guardare film o video musicali.

Ormai è cosa nota che i video sono il nuovo trend della comunicazione presente e futura: il video è immediato e infrange le resistenze al muro di parole che spesso i clienti si trovano davanti, quando sono alla ricerca d’informazioni. Tutti i social network si sono adeguati: è possibile postare video su Instagram, Facebook e Twitter. E allora perché YouTube è così prioritario?

La risposta è semplice: è una questione di numeri.

Facebook, sebbene la faccia ancora da padrone assoluto in termine di users, è ancora novellino sull’introduzione dei video. YouTube è uno strumento di Google, del tutto integrato con altri strumenti: Google Plus, Google Foto, Google Drive, Google Hangouts ed è ancora sinonimo di garanzia e leader mondiale per quanto riguarda i video.

Chiunque abbia un account Google ha acceso a tutto questo – che figo, eh – compreso un favoloso canale che è lì, pronto per essere personalizzato e offrirti la possibilità di raggiungere i tuoi clienti anche su questa piattaforma. Davvero vuoi rinunciare?

#1 I contenuti sono più facilmente “comprensibili”

Il video, per sua natura è d’impatto, richiede meno concentrazione rispetto a un testo e veicola un concetto in maniera più diretta e meno filtrata dalle parole scritte.

#2 YouTube raggiunge più facilmente la fascia dei Millennials che si dimostrano più ricettivi verso questa piattaforma

Ricordi chi sono? Hanno poco tempo, ma cercano recensioni ed opinioni online prima di acquistare o anche solo pensare di farlo. (Se vuoi saperne di più, trovi un post di approfondimento qui.)

#3 Pullula di influencers e le persone sono maggiormente disposte a lasciare feedback e commenti

Proprio l’immediatezza del mezzo invoglia le persone ad essere partecipi e facilmente interattive. Rispetto a un Pinterest, per dire, dove l’engagement è davvero pochino, YouTube regala belle soddisfazioni (anche in termini di haters, ma quelli saprai come tenerli a bada).

Esiste anche la possibilità di usare il tasto “non mi piace”. Per alcuni quest’opzione è visto come una minaccia. Errore gravissimo. Sapere che un contenuto non è gradito ti fornisce un feedback immediato e realistico che spesso anche i focus group non sono in grado di produrre (soprattutto a fronte d’investimenti bassi).

#4 Ottimo per produrre tutorials e coinvolgere i clienti

I prodotti non parlano da soli e le persone, prima di acquistare, hanno bisogno di conoscerli bene, di studiarne gli usi e hanno voglia di collaborare con i brands di cui si fidano. L’epoca della co – creazione dei contenuti è arrivata e il cliente non è più un semplice consumatore, ma interviene in maniera diretta nel processo d’ideazione del prodotto. Vuole essere al centro di una conversazione, non più un bersaglio da colpire a suon di advertising. E YouTube non va sottovalutato nella progettazione di una strategia comunicativa vincente.

[Ovviamente questo post è stato scritto mentre ascoltavo la playlist del mio canale.]

youtube

 

 

 

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