Social Media Per Aziende

Come introdurre un’azienda italiana all’uso dei social media


Per chi
    • vorrebbe spiegare a chi dirige la propria azienda che i social media possono essere utili
    • a volte legge cose che non è che poi gli tornino più di tanto

Tra i siti che tengo sotto controllo con il mio fido feedly c’è anche il blog di hootsuite. Tra i blog di settore è uno di quelli che vi consiglio di seguire – io ci trovo molto spesso spunti interessanti.

Qualche giorno fa scorrendo i titoli, sono stato attirato da uno in particolare: “Introduce Your Boss to Social Business In 4 Easy Steps“. Andavo di fretta per cui l’ho segnato per rileggerlo con calma. Quando l’ho ripreso, sono rimasto inizialmente colpito, ma via via che scorrevo i vari punti, m’è venuto da sorridere.

Sono rimasto colpito dalla frase iniziale The ROI of social media is that your business will still exist in five years Come non essere d’accordo? Un ottimo punto di partenza.

I 4 “easy steps” sono questi

  1. i consumatori parlano online e i social media sono il posto dove puoi ascoltarli
  2. crea sostenitori del marchio aziendale
  3. amplifica il tuo marchio, non le tue spese
  4. racconta la tua storia e affascina il tuo pubblico.

Ora, io non metto in dubbio che in America siano ottimi spunti con cui provare a convincere il proprio capo che aprire uno o più canali social aziendali è cosa buona e giusta.

Il fatto è che le aziende italiane, tolto qualche… uhm… tolte quelle statali, sono aziende a conduzione familiare, dove di solito il capo coincide col proprietario, che generalmente non è più giovanissimo. E quando è giovanissimo ci sono delle serie possibilità che sia peggio (avete presente la storiella prima generazione, seconda generazione… vero?).

Va da sé che parlare di persone virtuali che possono essere ascoltate, con cui si può dialogare e che addirittura possono diventare i promotori del tuo marchio è complicato a causa di una barriera culturale.

C’è poi la dimensione aziendale e della clientela aziendale, generalmente non troppo elevata, per cui per la maggior parte delle nostre MPI (Micro e Piccole Imprese) hanno poco senso frasi come

Il 71% dei clienti che sperimentano una risposta veloce sui social sono più propensi a raccomandare il marchio

Quanti clienti delle MPI nostrane fanno richieste tramite social? E questo anche senza tenere conto che l’italiano per indole tende a parlare dei marchi per lamentarsi, molto meno per dirne bene.

Per non parlare poi del terzo punto, che a dire il vero il sorriso me l’ha tolto. Ma come?!?!? Noi continuiamo a spiegare che i social hanno un costo e non vanno presi alla leggera e Hootsuite mi scrive l’esatto contrario? Certo, capisco il loro punto di vista e il messaggio che hanno interesse a far passare, ma se un’azienda apre un canale social, la sua gestione ha un costo, implicito o esplicito che sia, questo è sicuro!

E alla fine anche la frase iniziale che m’aveva colpito la rivedo alla luce delle considerazioni successive. È vero che il ROI dei social non si può calcolare, ma è quello che vuol sapere ogni imprenditore italiano che si avvicina a questo strumento (del resto è nel DNA di ogni buon imprenditore preoccuparsi del ROI e gli italiani, checché se ne dica, da questo punto di vista possono dire la loro). Insomma non puoi liquidarlo semplicemente con “non si può calcolare”.

Quindi 10 minuti buttati via a leggere quell’articolo? Assolutamente no. Primo perché leggere opinioni con cui non siamo d’accordo apre la mente e aiuta a focalizzare meglio, e magari a rivedere, le proprie idee. Secondo perché a volte io stesso mi scordo che quello che leggo lo devo tradurre nel linguaggio del mondo in cui vivo, altrimenti è chiaro che non mi ascolta nessuno.

E allora come possiamo fare per introdurre il nostro capo italiano al “social business”?

#1 Arriviamo al colloquio preparati

Se abbiamo un capo intelligente ci farà domande intelligenti, per cui è bene saper rispondere con cognizione di causa. [N.B. se non abbiamo un capo intelligente usiamo i social per trovarne uno intelligente]

#2 Portiamo qualche esempio pratico

Per l’imprenditore italiano è molto più interessante la storia di un’azienda simile alla sua per dimensioni e tipologia che sta avendo successo sui social, rispetto ai dati di qualsiasi ricerca abbiate sotto mano.

#3 I benefici

Lasciamo da parte il ROI, ma prepariamoci a spiegare quali sono i benefici che i social possono portare alla sua azienda. E spieghiamoli in modo tale che lui nella sua testa li possa tradurre in numeri.

 

Queste sono le tre considerazioni che mi sembrano essenziali, ma sicuramente ce ne sono altre che possono aiutare i nostri imprenditori a farsi un’idea chiara e a individuare gli elementi dei social che possono essere utili per le loro aziende. Suggerimenti?

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