Social Media Per Aziende

Social media a confronto: le principali caratteristiche


Per chi
    • ha deciso che la propria azienda deve essere presente sui social media e sta definendo la strategia da usare
    • vuol capire quali sono i social più adatti alla sua azienda

Come diciamo sempre, per un’azienda è complicato essere presente su TUTTI i social media e probabilmente non ha neanche molto senso. Addirittura può essere controproducente.

Come individuare il social più adatto? Cerchiamo di dare qualche risposta guardando quali sono le caratteristiche dei principali social in circolazione.

Facebook

1,2 miliardi di utenti rendono facebook il social media di gran lunga più frequentato al mondo. Guardando ai dettagli ci sono più donne che uomini e la maggior parte delle persone sono adulte, con predominanza della fascia 18-29. Insomma, parafrasando Cormac McCarthy, non è un social per vecchi.

È un social poliedrico, dove si può fare veramente di tutto: chattare, scambiare foto, tenersi aggiornati, creare gruppi, condividere video, promuoversi e promuovere la propria azienda e i propri prodotti.

Gli argomenti trattati sono estremamente variegati, ma raramente si utilizza un linguaggio tecnico. Facebook resta percepito come un social dedicato allo svago e di solito chi lo usa non ha molta voglia di fermarsi a pensare per decifrare un messaggio.

Grazie all’uso della pagine aziendali è potenzialmente ottimo per tutte le imprese, ma forse più adatto a chi ha un’attività B2B rispetto al B2C. Insieme a twitter è lo strumento più efficace per la gestione del customer care.

twitter

Con i suoi 650 milioni di utenti, anche twitter è un social densamente popolato.

Twitter statistiche

Come per facebook, gli utenti sono per lo più giovani (fascia 18-29), ma è interessante notare come la fascia dei 55-64enni abbia il tasso di crescita maggiore.

Gli aspetti salienti di twitter sono relativi al modo in cui ci si relaziona con gli utenti. È un social estremamente immediato, dove si danno e si ricevono informazioni in tempo reale. Una notizia su twitter dopo qualche ora è già considerata obsoleta.

Queste caratteristiche rendono twitter un mezzo su cui è importante condividere notizie con parole chiave appropriate per ricondurre il lettore al proprio sito o ad una specifica landing page.

Data la rapidità di interazione, è uno strumento usatissimo per il customer care, tanto che molte persone aprono un account solo per quello.

Linkedin

In questo caso abbiamo a che fare con un social dedicato ai professionisti.

È il più “formale” (ammesso che sui social si possa esserlo) tra i social e se si decide di essere presenti su linkedin è determinante il fatto che si abbia qualcosa di realmente interessante da dire. Diciamo pure che le chiacchiere stanno a zero.

Gli utenti sono più di 200 milioni e generalmente sbarcano su linkedin per entrare in contatto con altri professionisti. Linkedin è ottimo per il social recruiting e in generale per l’incontro tra offerta e domanda di lavoro.

L’età media è più alta che sugli altri social (la maggior parte degli utenti hanno tra 35 e 55 anni), non c’è predominanza maschile o femminile e il grado di istruzione degli iscritti è elevato.

Anche su linkedin è possibile creare una pagina aziendale, ma l’elemento che caratterizza questo social è la partecipazione a uno dei tanti gruppi di interesse presenti.

Google+

È il social network di Google, il che lo rende interessante a prescindere.

I dati del 2013 parlano di 320 milioni di utenti, ma google le prova tutte di continuo per coinvolgere su questo social gli utenti di tutti gli altri servizi google, a partire da Gmail e da youtube, per cui questo numero è destinato ad aumentare.

Da un social network per nerds, qual era percepito negli anni scorsi, si sta trasformando in un luogo dove sono presenti community di utenti che si aiutano tra loro.

Meno scanzonato di facebook, offre comunque la stessa possibilità di condividere foto, video o altro materiale multimediale, con l’opportunità di poter creare seminari o eventi in streaming grazie al potentissimo hangout.

Di nuovo c’è la possibilità di creare pagine aziendali, con il benefit non trascurabile dell’integrazione con alcune delle applicazioni più usate sul pianeta, quali google maps, google place e google search. In soldoni google+ è un MUST per le aziende locali in termini di visibilità su TUTTI mezzi google.

Pinterest

Abbiamo già parlato di quanto pinterest possa essere utile alle imprese. In crescita verticale da un paio d’anni, con i suoi 70 milioni di utenti è diventato estremamente interessante.

Pinterest statistics

Dominato da un pubblico femminile, benestante e di età tendenzialmente medio-alta (45-55 anni), pinterest si presta particolarmente ai settori dove è possibile far risaltare l’aspetto visivo/fotografico (moda, turismo, arte, fotografia e in generale tutti i settori dove si vende un’emozione).

Instagram

Non sta crescendo ai ritmi di pinterest (era già cresciuto negli anni precedenti), ma resta pur sempre un social che vede 150 milioni di utenti attivi, per lo più donne (68%) e per lo più giovani (fascia 18-29).

Essendo un social centrato sulle fotografie, come pinterest si presta ai settori dove l’immagine ha un ruolo importante. La peculiarità di instagram è che le fotografie sono condivisibili in maniera immediata su altri mezzi, con conseguente aumento della visibilità.

Youtube

Su youtube la visione dei filmati è molto più centrale rispetto all’interazione. Mentre sugli altri social si entra e si creano contatti, su youtube si entra e si usa la barra di ricerca per trovare i video di interesse.

Pertanto più che il numero di utenti registrati è interessante il numero di visitatori unici, che mensilmente supera il miliardo, e la quantità di video visti (6 miliardi di ore mensili, di cui il 25% da mobile).

Ovviamente youtube è utile a tutte le aziende in grado di produrre video interessanti (sia per contenuti che per capacità di catturare l’attenzione). Data l’importanza della funzione di ricerca è fondamentale la scelta delle parole chiave.

Ricordate che youtube è uno strumento google ed è quindi importante collegarlo a google+ (e di conseguenza a google places).

 

Qualche considerazione finale è d’obbligo

  • Non abbiamo trattato tutti gli strumenti disponibili in rete, in particolare i social verticali (centinaia e centinaia). Se siete una struttura turistica non potete prescindere da tripadvisor o yelp, ad esempio.
  • Se cercate informazioni ultra-dettagliate, in rete è possibile trovare tantissime infografiche che descrivono ancora meglio per ogni social: i target, gli argomenti preferiti, le ore in cui sono più frequentati e così via. L’unico suggerimento è di stare attenti alla data di pubblicazione. L’evoluzione è talmente rapida che i numeri relativi al 2012 sono già vecchi (per social in rapida ascesa come pinterest anche quelli del 2013).

Se ci sono informazioni che ritenete interessanti, da aggiungere a quelle sopra riportate, segnalatele nei commenti e provvederemo ad aggiornare!

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