Social Media Per Aziende

Seguire o non seguire un brand? Quali sono i fattori della scelta


Per chi
  • si spreme le meningi per avere engagement, ma c’è sempre chi lo abbandona
  • vuol capire meglio le dinamiche che spingono qualcuno a seguirci o a smettere di farlo

Seguo o non seguo? M’ama o non m’ama? Come passare dalle margherite ai numeri per capirci qualcosa 

Per quanto un brand possa vantare un’invidiabile reputazione online, avere un numero elevato di fans, una moltitudine di commenti e condivisioni, ci sarà sempre quel momento in cui, guardando le statistiche, si renderà conto che ci sono defollow e gente che si è tolta dalla pagina, dall’account twitter e così via.

seguire o non seguire un brand

Secondo questa ricerca di buzzstream, sono diverse le motivazioni che spingono un utente a decidere di seguire o non seguire un brand sui social. Vediamo quali sono.

Cosa piace sui social? Le offerte, le promozioni o le informazioni, ma non aspettatevi grandi interazioni: solo il 4% dei vostri followers segue un brand per lasciare un feedback.

Su facebook ci sono più di 30 milioni di pagine aziendali. La maggior parte delle persone ne segue da 1 a 4. Bisogna essere molto bravi (o molto conosciuti) per emergere. Solo il 22% segue più di 10 pagine. E molto probabilmente, aggiungo io, è un Social Media Coso.

Il social preferito? Facebook sempre in cima alla vetta, seguono twitter, youtube, google plus, linkedin – ma lo stacco è impressionante.

Non disperatevi, volete davvero davvero davvero sapere perché le persone smettono di seguirvi? Il 45% vi giudica troppo autoreferenziali, gli altri perché usate messaggi copia incolla per interagire con i followers.

E dobbiamo anche considerare che chi segue il vostro brand avrà anche delle aspettative, non solo per la qualità dei contenuti ma anche per la rapidità di risposta, problem solving e customer care. La parola d’ordine è immediatezza.

Oltre a un customer care-nte, anche gli errori sui social si pagano cari. Anzi. per l’esattezza non si paga l’errore, si paga l’incapacità di gestire l’errore e di rimediare.

Non sottovalutate nemmeno l’effetto ridondanza: sovrabbondare con i post vi rende noiosi e “spammosi”. Se avete contenuti in quantità: programmate, vi troverete anche un po’ di lavoro fatto durante le vacanze di Natale.

Ed eccoci arrivati all’ultima statistica: cosa seguono in un brand presente sui social? Oltre a chi segue per un interesse specifico, c’è chi ama il prodotto, ma anche chi lo sceglie per la buona presenza sui social e per la personalità che esprime.

Tirando le somme di questo studio

#1 sui social devi essere informativo, divertente ed unico senza essere autoreferenziale

#2 mostra personalità e umanità: ogni follower è unico e speciale; evita i messaggi standardizzati

#3 assisti i tuoi clienti con tempestività e professionalità ed elabora un piano per gestire le situazioni critiche.

Hai altre riflessioni da aggiungere a queste? Io sì. Evitate di postare gattini e tramonti. Non se ne può più.

 

 

 

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