Social Media Per Aziende

Una check list in 12 punti per i vostri post


Per chi
  • passa le giornate a scrivere post
  • si chiede se i suoi post sono scritti come si deve

Come si valuta se un post è scritto bene e funzionale all’obiettivo che avevamo nello scriverlo? Buffer ha provato a dare una risposta, che contiene diversi spunti interessanti, cose di cui tenere conto ogni volta che scriviamo un post. Dodici, per l’esattezza.

#1 Tipo di post

Secondo Buffer i post più prolifici in termini di interazioni, engagement e viralità possono essere scritti a scopo educativo o di intrattenimento. Avere chiaro con che tipo di post abbiamo a che fare ci aiuta sia nella fase di ideazione, che in quella di stesura del post e di controllo finale.

Per capire in che categoria rientra il nostro post possiamo chiederci

  • c’è qualcuno interessato all’argomento oltre te?
  • è il contenuto abbastanza interessante perché gli utenti ne parlino?
  • se vedessi questo contenuto nella tua timeline, ti fermeresti a leggerlo?
  • è un post che utile per chi legge?
#2 Tono di voce

Si può scrivere dello stesso argomento in mille modi diversi, ma nel campo dei social media bisognerebbe cercare di essere positivi, utili, concreti.

A anche stare attenti al suono delle parole e alla loro posizione della frase. Un titolo del tipo “ecco i miei consigli per un grande post” potrebbe essere un buon titolo, ma potrebbe inibire la condivisione. Molto meglio un impersonale “eco 5 ottimi consigli per un grande post”.

#3 Lunghezza

I post non devono essere né troppo lunghi, né troppo corti. Questo vale sia per i post del blog che per i social media. Nel secondo caso le statistiche parlano di 40 caratteri per Facebook, 60 per Google+ e da 70 a 100 per Twitter.

#4 URL

Buffer consiglia di verificare che i link eventualmente condivisi siano sia accurati (mandano nel posto giusto) che appropriati (sono in linea con il messaggio che si vuole comunicare). Nel caso di post del vostro blog aggiungo di verificare che le URL contengano le parole chiave dell’articolo (piace molto ai motori di ricerca).

#5 Target

Laddove è possibile, chiediamoci se sia il caso di rendere il post pubblico oppure non sia meglio rivolgerlo a specifiche persone (ad esempio usando la mention di Twitter) o gruppi di persone (ad esempio sfruttando le liste di Facebook o le cerchie di Google+).

#6 Parole chiave ed hashtags

Cercate di usare le parole appropriate per spiegare il concetto, stimolare la condivisione, e garantire la miglior visibilità ai nostri post. Il post non deve essere vago (ben vengano parole chiave ed hashtags), ma non deve nemmeno essere un’accozzaglia di cancelletti o di parole slegate tra loro.

#7 Tempistica

Un altro aspetto dibattuto riguarda il momento migliore per condividere il post. Non esiste l’ora perfetta, ma ci sono momenti migliori di altri. Senza contare che se oggi avete già pubblicato a sufficienza, forse è il caso di rimandare il post a domani. Sempre che il contenuto lo consenta… voglio dire, non è che puoi rimandare gli auguri di Natale al 26 dicembre!

#8 Ortografia

Ci sono correttori ortografici di ogni tipo, integrati praticamente con tutti gli strumenti, anche per la lingua italiana. Usateli. Ma non fidatevi del tutto, perché anche il miglior correttore ha delle serie difficoltà quando deve accorgersi della differenza tra ha oppure ed è.

#9 Esposizione

Sono consapevole di quello che sto condividendo? In particolare quando si posta con nome e cognome, è fondamentale aver chiare le implicazioni di quello che stiamo facendo. Ad esempio che le mie parole potrebbero essere lette da familiari, colleghi ecc.

Ma anche se scrivete dalla pagina aziendale tenete sempre presente che là fuori ci sono in ascolto dipendenti, collaboratori, fornitori e pure concorrenti.

#10 Ponderatezza

Non scrivete mai post per reazione o sull’onda di un’emozione. In generale evitate i post di getto, o meglio, scriveteli pure di getto, ma aspettate a pubblicarli. Sgombrate la mente, rileggete a freddo e valutate se davvero vale la pena di pubblicare il contenuto.

#11 Contenuto visivo

Se possibile (ed è praticamente sempre possibile) evitate di scrivere post di solo testo. Se avete adatte al contenuto, usatele, se condividete un link, accertatevi che ci sia un’immagine di riferimento. In alternativa potete fare uno screenshot del vostro PC. Per tutto il resto c’è Canva.

#12 Rifiniture

Dalla capacità di sfruttare contenuti già utilizzati all’uso di strumenti specifici dei vari canali (Pulse di LinkedIn, i sondaggi di Google, per dirne un paio), le possibilità di rafforzare il messaggio sono numerosissime. Ma attenzione: a volte si può rafforzare il messaggio anche tagliando qualche parola qua e là.

 

Avere una check list può essere d’aiuto, ma tenete sempre presente che deve valere all’interno della VOSTRA strategia di comunicazione, quindi adattatela pure alle vostre necessità. E se avete suggerimenti per migliorarla, sono i benvenuti!

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