Social Media Per Aziende

Per essere un’azienda felice e “Content” ci vuole strategia


Per chi
  • ha deciso di avere una comunicazione da “Vissero tutti felici e Content
  • vuole capire meglio il senso di “Content is King”, frase che ormai sente ripetere ovunque, tipo mantra

Se non sai chi sei, inutile imboccare la strada

Prima di aprire un blog, una pagina facebook, un account twitter: fermati. Scrivere senza sapere cosa, come e per chi si scrive è la cronaca della morte annunciata della tua efficacia sul web.

Il contenuto NON è un riempitivo inutile tra foto di gattini e tramonti.

Il contenuto – pensato, cercato ed elaborato – È la strada che ti porta verso i tuoi obiettivi.

Strategia dei contenutiTroppo filosofica come introduzione al problema? Bene, scendiamo nella prassi.

L’elaborazione di un’efficace strategia dei contenuti è fondamentale per far sì che la tua comunicazione produca gli effetti desiderati. Ormai nessuno segue, commenta e condivide i contenuti di un brand perché è figotutti cercano informazioni e valori.

Il dialogo non basta più, in un marketing sempre più improntato alla personas deve crearsi una vera e propria osmosi tra il brand e il target. Ho detto target? Anche quello è superato. Non c’è più da prendere la mira e sparare, cercando di fare numeri, ma è necessario costruire una strategia che sia rivolta ad un’audience. La TUA audience.

Tutto bello, vero? Ma come si fa? Ecco un elenco di domande che potranno aiutarti a fare un po’ di chiarezza.

#1 Chi sono i tuoi clienti?

Non basta identificare sesso, range di età e appartenenza geografica. Voglio che ti sforzi un po’ di più. Cosa fa nel tempo libero? Come si comporta al supermercato? È un genitore? Dove porta i figli la domenica? Qual è il suo colore preferito? Con che sugo condisce la pasta?

Non ridere. Più informazioni avrai delle tue personas, più sarai in grado di creare dei contenuti d’interesse per loro.

#2 Chi sono i tuoi competitors?

Non voglio le categorie, voglio i nomi, le strategie, le abitudini. Vai allo specchio e domandati ” Cos’hanno loro che io non ho?” e poi ” Cos’ho io che loro non hanno?” Non bluffare. Più sarai onesto nelle risposte, più facilmente arriverai al focus.

#3 Sai ascoltare?

Dal web listening abbiamo parlato fino allo sfinimento. Potrei riassumerlo con la massima che mia nonna amava ripetere ed era pressapoco “Prima di parlare, ascolta (e pensa)”. Cosa si dice nel web su di te? E cosa si muove all’orizzonte nel tuo settore?

#4 Quali sono i tuoi punti forti da evidenziare? E quelli deboli da trasformare in opportunità?

Non è così difficile, a volte basta solo cambiare prospettiva. Un locale piccolo può diventare “intimo”. Un prodotto a tiratura limitata, unico e personalizzato. Però ci vuole un po’ di fantasia e molta onestà circa le proprie competenze.

#5 Chi produce i tuoi contenuti?

Qui si aprono due scenari. Può essere un dipendente interno oppure un’agenzia esterna.

Caso 1. Dipendente interno. Sei sicuro che sia stato formato sulla comunicazione digitale o è tuo cuggino?

Caso 2. Agenzia esterna. Sei sicuro di aver condiviso tramite un brief tutto ciò che l’agenzia deve sapere per elaborare una strategia vincente? Obiettivi, concept, insights, keywords?

Se tutto questo ti ha spaventato, vuol dire che ho colpito nel segno, altrimenti ti ho comunque fornito una comoda griglia per controllare – ed eventualmente reimpostare – la tua strategia.

Be digital, be content!

 

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