Social Media Per Aziende

Emoji: è coretto usarli nella comunicazione del brand?


Per chi
      • è favorevole all’uso degli emoji nella comunicazione aziendale
      • è contrario all’uso degli emoji nella comunicazione aziendale

Siete sufficientemente confusi?

Sono felice. È sempre dal dubbio che nascono le soluzioni migliori. Le emoji, quelle faccine che suggeriscono lo stato d’animo di un testo, sono la spina nel fianco di chi si occupa di comunicazione. Cerchiamo insieme di capire perché?

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Per quale motivo dovresti amarle

#1 sono immediate e conferiscono al tone of voice immediata comprensione

#2 le persone sono maggiormente attirate dai contenuti visual, o dai contenuti misti (visual + testo) rispetto al testo puro

#3 sono molto amate dai Millennials

#4 sono ovunque, qualunque piattafroma social le mette a disposizione

Per quale motivo dovresti odiarle

#1 non sono adatte a ogni tipo di comunicazione e a ogni tipo di brand

#2 spesso rendono poco leggibile il testo perché confondono

#3 c’è gente che si fa prendere la mano e le usa a sproposito e ne abusa

La via del buon senso

Come in tutte le cose, o quasi, la misura è tutto. Non esagerare e cerca sempre di capire se il contesto è appropriato. Io non le sopporto molto [sono una Millennials atipica, evidentemente] e non le apprezzo particolarmente nei contenuti aziendali e nella comunicazione. Anzi mi danno proprio fastidio. Anche se secondo questo studio sono molto amate per la short communication su twitter.

Sintetizzando, se usate con buon gusto, senza esagerare – e magari solo relegate in qualche commento ogni tanto o qualche retweet  – possono alleggerire un testo, conferire enfasi a un concetto. L’abuso e l’eccesso no, evita.

Ecco, adesso che mi sono tolta questa spina dal fianco… Tre, due, uno…

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