Per chi
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passa le giornate sui social ma non è abbastanza produttivo
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si chiede come migliorare le proprie performance sui social
Social media: lavoro o cazzeggio?
Chi ha scelto la professione di social media manager sa benissimo quanto sia difficile gestire il proprio tempo in modo efficace. La giornata è di 24 ore e molte di queste le trascorriamo online, seguendo gruppi, community, influencer, analizzando traffico, attivandoci per il web listening, creando e programmando post. Ma siamo sicuri di fare SOLO questo?
Ovviamente la risposta è NO. Spesso non ce ne accorgiamo nemmeno, ma tendiamo a cazzeggiare sui social, anche mentre ci stiamo lavorando. Del resto, si chiamano social, astenersi dal cazzeggio è davvero un’ardua impresa, ma non è impossibile.
#1 Smetti di gironzolare
Dove? Come? Io? Sì, tu. Finire a scambiare chiacchiere in chat, scrollare all’infinito twitter o perdersi nel guardare le foto su instagram è molto più semplice di quanto pensi. Cerca di limitare le schede aperte e se stai lavorando su un account, armati di to do list e limitati a quelle. Lascia le attività ludiche alla pausa di metà mattina o concediti dieci minuti di tempo al mattino, appena apri il pc o controlli le notifiche sullo smartphone mentre ti rechi a lavoro. Se il tuo è un lavoro e non un gioco e tu fossi il titolare di te stesso (e se sei un freelance lo sei a tutti gli effetti) ti pagheresti per cazzeggiare?
#2 Non essere sempre raggiungibile
Se è lavoro, necessita di tempi di pausa e devi avere la possibilità di staccare la mente del tutto. L’essere sempre connessi peggiora, e di gran lunga, il nostro rendimento in termini di concentrazione e creatività. Cerca di stabilire degli orari, sia per il lavoro da desk che da mobile, stabilisci delle regole ferree a cui attenerti. E non cedere alla tentazione di dare un’ultima sbirciata a email e notifiche prima di spegnere l’abat jour. Il bornout è dietro l’angolo e tu gli piaci parecchio.
#3 Smetti di lavorare senza un piano
Anche se non sei Mozart, anche tu hai bisogno di un piano. Scusa, mi fa sempre tanto ridere, ma torniamo a noi. Come vedi il cazzeggio è insidioso almeno quanto l’umorismo scadente. Dicevamo. Per essere efficienti è necessario pianificare tutte le attività, creando to do list verosimili e realizzabili. Una regola sempre valida è quella dell’ABC.
A. Attività importanti e urgenti
B. Attività importanti ma NON urgenti
C. Attività né urgenti né importanti
Mi raccomando, onestà. Vietato svolgere B se non si è concluso A o passare a C saltando B.
#4 Falla finita col multitasking
Il multitasking è il più grande inganno dell’era moderna, l’antitesi della produttività. Il cervello umano (anche quello femminile, eh) è programmato per eseguire BENE una sola attività alla volta. Altrimenti l’attenzione cala e si fanno dei pasticci abnormi e perdiamo, ovviamente, d’efficacia.
[Ad esempio ho resistito alla tentazione di mettermi lo smalto mentre cercavo l’immagine da allegare a questo post.]
Servono metodo e perseveranza, ma pianificare è possibile. E necessario.