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Caso da applausi: Ice Bucket Challenge


Per chi
  • ha seguito la vicenda della secchiata ghiacciata per la SLA
  • non ha seguito la vicenda, ma è curioso come una scimmia d’imparare una lezione

Ice Bucket Challenge

Una secchiata d’acqua ghiacciata per aiutare la ricerca per la SLA. Il riprodurre la sensazione di muscoli paralizzati che la malattia induce, per ottenere donazioni. Un hashtag mondiale per una buona causa.

Un successo planetario che ha coinvolto persone famose e non. Il “giochino” è semplice ed è stato lanciato dalla ASL association degli USA. Ogni persona nominata ha a disposizione 24 h per effettuare la donazione e nominare altre persone oppure lanciarsi addosso una secchiata di acqua gelata, In realtà poi tutti hanno fatto entrambe le cose.

L’adesione di tutto il web ha fatto sì che, in breve tempo, questa iniziativa facesse il giro del mondo e diventasse virale.

icebucketchallenge

Molti i nomi illustri: Mark Zuckerberg, Bill Gates, Lady Gaga e anche personaggi dello spettacolo italiani come Branduardi, Celentano, Littizzetto. Ma anche tanta gente comune che ha colto la sfida e partecipato.

Le associazioni che si occupano delle ricerca sulla SLA sono state entusiaste. Anche se non sono mancate le immancabili polemiche e qualche punto oscuro in merito a come vengono gestiti i fondi per la ricerca e le donazioni.

Un vero e proprio caso di marketing virale. Impossibile determinare il motivo scatenante di tale successo, ma le caratteristiche sono quelle di sempre:

  • scarso investimento di risorse (tempo e denaro)

  • strumenti semplici per realizzarlo (secchio, acqua e ghiaccio)

  • call to action (nominare altre persone)

  • condivisione sui canali social (youtube, twitter, facebook)

Quale lezione si può imparare dall’Ice Bucket Challenge

Trasmettere ideali, raccontando una storia, con l’efficacia dell’immagine e del video. Invitare i followers alla condivisione e all’interazione chiedendo di fare un qualcosa.

  • Usare lo humor – vedere una persona tirarsi addosso l’acqua gelida senza morire dalle risate  è impossibile (siamo #snaturati). L’ironia collegata ad un link è il miglior veicolo comunicativo per eccellenza nel mondo

  • Coinvolgimento VIPs  – i tuoi vips possono essere meno VIP dei grandi divi di Hollywood, ad esempio il capo aziendale 60enne, un fornitore esterno con carattere particolare ecc – usa la fantasia. Nessun vips (o quasi) si è sottratto alle nomination e non solo per una questione di coscienza, ma (soprattutto?) d’immagine

  • I “dietro le quinte” sono diventati un cult, così come i video dei challenge andati male (perché non fare altrettanto con un video aziendale?)

  • Gli oppositori – chi ha scritto “peste e corna” sul challenge (usando ovviamente come keywords #icebucketchallenge più volte) non hanno fatto altro che aumentarne la visibilità. Quindi non importa come se ne parli, purché se ne parli

    Scommetto che tu che leggi, forse non avrai donato un centesimo, ma il termine SLA ce l’hai bene in testa.

Anche il tuo brand può farlo, basta usare un po’ di fantasia. Le storie quotidiane non mancano in nessuna azienda.

Sei pronto a lanciare la tua secchiata?

 

 

 

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