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Facebook aggiorna il calcolo del CpC (Costo per Click)


Per chi
  • fa inserzioni su Facebook e tiene sotto controllo il Costo per Click (o Cost per Click che dir si voglia)

Sono stato a lungo indeciso se usare l’inglese Cost per Click o l’italiano Costo per Click, ben sapendo che in ogni caso avrei scontentato qualcuno. Alla fine ho optato per l’italiano, o meglio la monetina che ho lanciato ha optato per me. Croce, per la cronaca. Che, se ci pensate, è anche un messaggio subliminale.

Cos’è successo?

L’8 luglio scorso Facebook ha comunicato l’aggiornamento del modo in cui viene calcolato il Costo per Click, ovvero la metrica più importante per chi fa inserzioni. In sintesi i click legati all’engagement sono esclusi dal calcolo a beneficio dei click verso i siti web e le app.

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Più in dettaglio, mentre prima ogni click su un annuncio era considerato nel calcolo (e quindi anche i mi piace, le condivisioni, i commenti, i click su Altro e così via) con le nuove modifiche nel calcolo sono comprese soltanto le azioni legate a determinati obiettivi:

  • click su link che rimandano ad un sito web
  • click su call to action che rimandano ad un sito web
  • click per installare un’app
  • click alle app di tipo Canvas di Facebook
  • click su rimandano a vedere video su un sito web.

L’obiettivo dichiarato di Facebook è dare agli inserzionisti uno strumento per calibrare meglio i loro annunci in base agli obiettivi desiderati. L’engagement in questo senso creava del rumore che andava a falsare la reale resa dell’annuncio in termini di conversioni.

E l’engagement?

Non che per l’interazione con gli utenti sia da ritenere meno importante, dato che resta comunque il miglior indicatore della qualità di un contenuto e della capacità di riuscire a colpire il proprio target. Il che deve però poi portare a convertire, altrimenti resta un indicatore fine a se stesso.

Da notare che chi utilizza l’interfaccia di Facebook per le inserzioni non deve fare nulla e sarà avvisato da Facebook nel momento in cui il nuovo metodo di calcolo sarà in pista. Chi invece usa le API avrà tempo fino al 7 ottobre per passare al nuovo sistema (se vi servite di un Facebook Marketing Partner che usa le API, dipendete dalla sua rapidità).

A me sembra effettivamente un miglioramento. Voi che ne pensate?

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